Madagascar

Baobab Madagascar

L'isola tropicale del Madagascar è lunga 1500 Km, configurandosi così come la quarta isola più grande del mondo per estensione. Si trova nell'Oceano Indiano, a 400 Km al largo delle coste del Mozambico. Talvolta è chiamata “Isola Rossa” a causa del colore conferito al terreno dagli ossidi del ferro. Dal punto di vista paesaggistico, il centro del paese è costituito dall'Altipiano Centrale (le Hautes Terres) con colline e montagne che presentano valli fertili. Importante è la coltivazione del riso. Nel Nord predominano le foreste mentre la costa orientale, ricca di vegetazione, è un territorio adeguato alla caccia e alla pesca. Il sud è prevalentemente arido, il paesaggio è dominato dalla savana e dalla steppa. Tutta la costa occidentale è una pianura adatta alla coltivazione e all'allevamento di bovini e ovini. Il clima del paese è di tipo tropicale ma, data l'estensione, varia da luogo a luogo. Il versante orientale è prevalentemente piovoso, mentre nella parte occidentale e in quella meridionale il clima è subdesertico. Sull'altipiano centrale il clima è caldo d'estate e freddo d'inverno (oltre i 2000m sono frequenti le nevicate). La popolazione è costituita da 18 gruppi etnici principali di origine sia asiatica che africana, con influssi arabi ed europei. Degna di nota sono un'interessante fauna esotica (tra cui lemuri, rane, tartarughe, uccelli, farfalle, camaleonti, fossa) e la presenza di grandi foreste pluviali.

Cosa c'è da vedere in Madagascar

La zona centrale degli altipiani, dove sorge anche la capitale Antananarivo, è la zona più densamente popolata. Il paesaggio è caratterizzato da risaie a terrazza, testimoni dell'origine asiatica dei Merina, gruppo etnico principale. Antananarivo è una città frenetica, ed ha avuto uno sviluppo molto rapido a partire dall'indipendenza del paese dalla Francia nel 1960. Attrattive notevoli sono il Lac Anosy, che si estende nella parte sud della capitale. Notevole al centro del lago è il monumento ai caduti francesi della prima guerra mondiale. Il Rova o palazzo reale è un imponente edificio che si staglia sulla collina più alta della città. Il museo Andafivarata, che si trova in uno stupendo edificio barocco, contiene tutta una serie di cimeli appartenuti ai sovrani Merina mentre per gli aspetti archeologici ed etnografici è interessante il museo d'Arte e Archeologia. Il nord dell'isola è scarsamente popolato; fanno eccezione l'arcipelago di Nosy Be e quello meno conosciuto di Diego Suarez. Il parco nazionale di Ankarana è caratteristico per le sue alture carsiche mentre il parco Majorety per un' incontaminata foresta pluviale. Nelle pianure della costa orientale abitano i Betsimisaraka, ospitale gruppo etnico. Le attrazioni principali di questa zona sono l'isola di Sainte Marie e la penisola di Masoala, quest'ultima dotata di flora e fauna tipiche di una foresta pluviale. La zona più meridionale dell'isola è caratterizzata da aridità e deserti; il paesaggio è dominato da piante spinose. La popolazione dei Mahafaly produce un'interessante arte funeraria, unica nel suo genere. L'occidente, i cui porti sono famosi per essere stati un tempo il rifugio dei pirati, è caratterizzato dai Baobab e dalla savana. La regione del Bamaraha si caratterizza per un grande deposito di massicci calcarei e carsici con la presenza di campi solcati. La foresta dell'Antsingy li ricopre parzialmente. Formazioni di roccia scanalate e appuntite costituiscono gli Tsingy. La distesa dei Baobab, a 20 Km da Mondorava, è un'area protetta e costituisce un vero e proprio monumento naturale, suggestivo da contemplare soprattutto all'alba e al tramonto.

Cucina malgascia

La cucina malgascia è a base di riso (i malgasci ne sono grandi consumatori ) e di carne di zebù, pollo e maiale. Crostacei e pesce, soprattutto affumicato, insieme ad una grande varietà di frutta completano il quadro. Piatti caratteristici sono il ravitolo (stufato con germogli di manioca e carne, eventualmente disponibile in una variante con il latte di cocco), il romazava (brodo di verdure, a volte di carne), la coba ravina (torta a base di farina di riso, zucchero grezzo e arachidi), le kitoza (fettine di carne cotte alla griglia, al sole o affumicate) e gli spiedini mosakiky accompagnati da patate, mango o altre salse varie. Per quanto riguarda la bevande, caffè e te sono prodotti in loco e molto abbondanti, ci sono vari tipi di rum e distillati vari dalla canna da zucchero, dalla frutta e dal riso. Il Tuaka gasy ne è un tipico esempio.

Perché sono necessari i volontari in Madagascar

Il Madagascar è un paese ricco di risorse minerarie e naturali. Ciò nonostante, l'economia del paese è tra quelle con i più bassi tassi di crescita al mondo. Le principali cause di questo andamento sono da ricercarsi nell'instabilità politica e nella troppo recente liberalizzazione dell'economia. L'agricoltura di sussistenza rappresenta un terzo dell'intero prodotto interno lordo del paese. L'intensa deforestazione ha portato ad una progressiva desertificazione di numerosi territori mentre l'attuale instabilità politica condiziona fortemente gli investimenti ed il turismo. La situazione sociale è aggravata dalla crescente criminalità e dalla diffusione di malattie (malaria, dengue, peste). Sono inoltre presenti criticità ambientali (alluvioni in seguito a cicloni tropicali). La malnutrizione materna e infantile raggiunge ancora livelli molto alti.

Cosa possono fare i volontari in Madagascar

  • Assistenza umanitaria: in un asilo o in un centro di accoglienza per bambini in difficoltà. Il compito del volontario è quello di aiutare i bambini nelle attività quotidiane: assicurarsi che siano lavati e nutriti, aiutarli nei compiti, organizzare attività ricreative o sportive. Le strutture locali soffrono purtroppo di una carenza cronica di personale, per cui aiutare il personale locale anche nelle mansioni di gestione e pulizia della casa è un compito importante.
  • Insegnamento: attività di affiancamento o di insegnamento in autonomia dell'inglese o del francese. Non sono richiesti titoli previ per l'insegnamento eccettuata una buona conoscenza delle lingue in questione; ogni competenza ulteriore è ben accetta per insegnare a bambini e ragazzi non solo a migliorare le loro capacità di conversazione ed ad essere più competitivi, ma anche ad integrare la loro formazione in altre discipline.
  • Volontariato ambientale: grazie alla sua natura insulare, il Madagascar ospita una grande varietà di specie endemiche. La fauna dell'isola è tuttavia a rischio non solo per l'aumento della popolazione locale (la quale vive prevalentemente di agricoltura) ma anche per la continua deforestazione a svantaggio della grande foresta pluviale. L'impegno del volontario è volto alla salvaguardia di tale biodiversità, monitorando e ricercando le varie specie di animali.