Senegal

Senegal

Il Senegal è uno stato dell'Africa Occidentale, confinante a nord con la Mauritania, ad est con il Mali, ad ovest con l'oceano Atlantico e a sud con Guinea e Guinea Bissau. Inoltre circonda quasi totalmente il territorio del Gambia. Il paese è attraversato dall'omonimo fiume che ne definisce parte dei confini settentrionali. Dal punto di vista climatico, occorre tener presente che il nord del paese si colloca nel Sahel, zona di transizione tra la savana e l'arido deserto, caratterizzato dall'alternarsi di una stagione piovosa e di una secca. La maggior parte del territorio senegalese è tuttavia dominato dalla savana, spesso alterata dall'intervento dell'uomo, con un clima tipicamente tropicale. A sud è invece la lussureggiante foresta tropicale ad essere prevalente. L'albero nazionale è il baobab, sebbene si possa anche riscontrare una grande varietà di acacie e di palme. Una parte importante del territorio è stata deforestata per far posto alla coltivazione dell'arachide, di retaggio coloniale. Molti animali sono presenti, soprattutto nelle zone interne: ricordiamo in particolare scimmie, coccodrilli, il lamantino africano, una tartaruga carnivora ed una specie di “pesce saltatore” che vive nei fiumi.

Cosa si può vedere in Senegal

La capitale, Dakar, presenta interessanti attrazioni, prima fra tutte l'isola di Goreè. Si tratta di un'isola usata essenzialmente come avamposto per la tratta degli schiavi dal 16° al 19° secolo. Interessante è l'architettura in stile coloniale. In particolare, il museo casa degli schiavi rende ragione dei sentimenti e delle dure condizioni di vita alle quali venivano sottoposti coloro che, una volta strappati dalle proprie terre, venivano imbarcati per il lavoro forzato in America. A circa 30 Km dalla capitale vale la pena di vedere il lago rosa, tappa finale del famoso rally Parigi- Dakar. Questo specchio d'acqua si caratterizza per questo colore in quanto emissioni di zolfo unite a particolari alghe producono una particolare colorazione, che diventa molto intensa verso mezzogiorno. Il lago è inoltre un'importante riserva per l'estrazione del sale. La città di Dakar presenta grandi contrasti. In essa si possono ammirare sia edifici di lusso che mercati dove la gente povera vende praticamente di tutto. Vicino al porto si può ammirare il monumento del millennio, volto a testimoniare la volontà del paese di entrare nel futuro. La piazza Indipendenza è il centro nevralgico della città, da essa dipartono viali come il Sarraut, sede del famoso mercato Kermel. Interessante può essere anche una passeggiata per il quartiere di lusso di Punta les Almadies, il punto più occidentale di tutta l'Africa, meravigliosa scogliera, dimora di molte celebrità e sede di alberghi di lusso. Vale la pena fare una visita alla spiaggia di Yoff dalla quale si possono ammirare le cosiddette Mamelles: due collinette con un faro in cima dalle quali si possono ammirare le Almadies e la punta di Capo Verde dove si colloca Dakar stessa. La stazione ferroviaria è un'altra attrazione: un edificio coloniale dai molti colori. I vecchi treni ed i suoi interni creano ancora un'atmosfera classica tipica delle stazioni del passato. Da non perdere anche la grande moschea di Dakar, la moschea più grande del Senegal, costruita nel 1964 e ospitante un centro studi islamico. A largo delle coste del Senegal sono presenti alcune isole, molte delle quali meritano almeno un'escursione. Si tratta dell'isola di Ngor, l'isola delle conchiglie, l'isola della Maddalena e l'isola di Karabane. Fuori dalla capitale, la città santa di Touba è caratterizzata da una tipica architettura islamica.

Cucina senegalese

Il piatto nazionale senegalese è senza dubbio il thiebou dien: riso bianco o rosso cotto in un sugo dove è stato precedentemente cucinato del pesce con cipolla, aglio, spezie piccanti, concentrato di pomodoro e verdure varie. Il thiebou yapp è invece a base di carne di manzo o di pecora cotti con le cipolle mentre il sugo viene riutilizzato per cuocere il riso con le verdure. Yassa poulet è un pollo farcito con un sugo e marinato tramite succo di limone, pepe e mostarda; successivamente viene cotto con cipolla, mostarda, pepe, aglio e aceto di vino. Spesso è accompagnato da un piatto di riso in bianco cotto a parte. Yassa poisson è invece pesce tagliato e farcito con un particolare frullato, cotto in gratella e marinato successivamente nel succo di limone e cipolle. Il mafè è costituito da carne di pecora, manzo o maiale cucinato con olio e pomodoro, a seguire un'aggiunta di acqua e pasta di arachidi. Il soupe kandja è composto principalmente di riso bianco con un sugo a base di olio di palma e gombo nel quale viene fatto cuocere del pesce tagliato a piccoli pezzetti. Il thiere: un cous cous a base di miglio condito con un sugo di olio, concentrato di pomodoro e molte verdure con legumi. Il laxh è invece un cous cous a base di miglio con latte zuccherato di baobab e di pecora. Il kaldou consiste in pesce cotto in padella, cipolle, pomodori freschi, peperoni e aglio; a fine cottura si aggiunge olio di palma. Il nambe è a base di carne di pollo, pecora o manzo cotta in padella insieme a olio, pomodoro concentrato, cipolle, aglio, pepe e fagioli lessati. Notevoli sono anche gli antipasti: akra: frittelle di miglio o grano consumate in occasione di feste o raduni familiari; fataya: frittelle ripiene di carne; chawarmas; thiakri: un particolare cous cous zuccherato e consumato di solito per merenda; niébés: fagioli piccoli frullati e fritti nell'olio; ngalla: a base di frutti del baobab

Perchè sono necessari i volontari in Senegal

Il paese gode di relativa stabilità e dal punto di vista economico si presenta come uno tra i migliori in Africa, grazie anche al vantaggio della sua posizione costiera. Nonostante questo quadro permangono diversi squilibri: una buona percentuale della popolazione vive in modo precario e tra le famiglie povere è abbastanza consueto il fenomeno di bambini affidati ai precettori islamici da genitori che non riescono a prendersene cura. Spesso questi bambini finiscono per essere ridotti all'accattonaggio per le strade (e sono chiamati talibè). C'è quindi molto spazio di lavoro per i volontari.

Cosa possono fare i volontari in Senegal

www.projects-abroad.it

  • Costruzioni a Saint Louis. Si tratta di un progetto di costruzione e di ristrutturazione di scuole e case per migliorare le condizioni di vita e di apprendimento delle fasce più disagiate della popolazione. Il progetto va a beneficio dei bambini di strada, delle vedove senza fonte di reddito, delle famiglie povere e delle ragazze madri.
  • Missione umanitaria. Si può scegliere se lavorare nelle scuole materne o in centri per bambini sfruttati, molti dei quali sono spesso bambini di strada. In entrambi i casi si affianca il personale locale nelle attività didattiche, artistiche e sportive dei centri. Requisito previo è una conoscenza almeno basilare del francese.
  • Diritti umani. Dal tempo dell'indipendenza del paese, il tema della sensibilizzazione sui diritti umani si è fatto più pressante. Rimangono tuttavia fasce deboli di popolazione che hanno bisogno di essere sensibilizzate e tutelate. Il lavoro consiste nella sensibilizzazione sull'argomento, con preparazione del materiale adeguato, l'assistenza di persone violate e la raccolta di informazioni.
  • Microcredito. Si tratta di uno strumento di sviluppo economico che permette l'accesso al credito  da parte di persone che vivono in situazioni di povertà ed emarginazione. La concessione di piccoli prestiti spesso consente ai giovani di strada di poter avviare piccole attività e di ritrovarsi in questo modo indipendenti.
  • Medicina, infermieristica e ostetricia. Con almeno quattro anni di esperienza universitaria ed una buona conoscenza della lingua francese si può intervenire in attività di diagnosi e di trattamento di varie patologie. Da neolaureati è possibile affiancare i medici come infermiere oppure prendere parte alle attività di ostetricia nelle varie fasi di gravidanza, parto e cure post-natali.
  • Volontariato culturale: musica in Senegal. La città di Saint Louis è rinomata per la musica senegalese. Si può entrare a far parte di un gruppo musicale imparando a suonare il djembe o affiancandosi ad un gruppo locale per cantare canzoni in lingua tradizionale Wolof.
  • Volontariato sportivo: È possibile affiancarsi ad allenatori locali per insegnare discipline sportive, il calcio in particolare, eventualmente anche nelle scuole. Lo sport e lo spirito di squadra da sempre costituiscono un importante canale per la trasmissione di valori altamente educativi.
  • Insegnamento: a causa del passato coloniale del paese, il francese è la lingua ufficiale. Tuttavia, anche grazie al crescente turismo, sta crescendo l'interesse per l'inglese. Il progetto consiste nell'insegnamento dell'inglese nelle scuole, eventualmente anche in università. In alternativa si può fungere da tutore per gli studenti nel periodo estivo.
  • Corso di lingua francese o di Wolof, la lingua dell'etnia prevalente in Senegal.