Alagna Valsesia

Alagna è una moderna stazione sciistica ideale sia per la settimana biancha che per un week end sulla neve. Si trova a circa 1200 m alla testata della Valle del Sesia (provincia di Vercelli). E' la principale via d’accesso alla splendida parete sud del Monte Rosa. Fa parte del comprensorio del Monterosa Ski che collega Alagna, Gressoney e Champoluc in Val d'Aosta, per un totale di 180 km di piste di cui 80 coperte da innevamento programmato. Gli impianti di risalita portano fino ai ghiacciai di Punta Indren a 3260 metri da dove è possibile sciare su piste battute o misurarsi in spettacolari discese fuori pista su neve ancora vergine.

Alagna Valsesia

Situata nella splendida cornice del Parco Naturale Alta Valsesia, l’area protetta più alta d’Europa, Alagna presenta paesaggi mozzafiato in una natura spesso intatta ed incontaminata. E' una colonia Walser fondata nel XIII secolo. I piccoli villaggi, le case walser e gli antichi mulini ad acqua rendono Alagna meta di un turismo curioso ed interessato alla vera essenza delle Alpi ed all’affascinante storia del Monte Rosa. La cultura ha influenzato anche la cucina: nei ristoranti della zona vengono servite tipiche ricette locali. Innumerevoli sono le occasioni di sport, svago o relax.

Passeggiando per le vie e le frazioni del paese si respira l'atmosfera ricca di fascino della Comunità Walser, con le sue tipiche costruzioni, le tradizioni, le feste e gli antichi mestieri. Nei graziosi villaggi si trovano oggi ristoranti tipici che offrono una larga scelta di specialità Walser e piemontesi.

In estate Alagna e la Valsesia offrono infinite possibilità di passeggiate ed escursioni: dalle rilassanti passeggiante nel fondovalle e nel Parco Naturale Alta Valsesia, alle salite ai rifugi delle valli circostanti, fino alle impegnative ascensioni ai più alti ghiacciai del Monte Rosa. In alcuni di questi piccoli villaggi si trovano oggi graziosi ristoranti tipici che offrono una larga scelta di specialità Walser e piemontesi.

Storia di Alagna e dei Walser

I Walser sono un popolo di stirpe alemanna che a partire dalla seconda metà del XIII secolo colonizzò le zone più elevate delle Alpi ed in particolare le valli attorno al Monte Rosa, dando vita alle comunità di Alagna, Gressoney, Rimella, Rima e Macugnaga. Questi coloni, isolati nell’aspro ambiente alpino, realizzarono una vasta opera di bonifica di zone a quei tempi in gran parte disabitate, facendo nascere villaggi autosufficienti in grado di sopravvivere al clima estremo.

L’isolamento dei Walser di Alagna consentì la sopravvivenza nei secoli della lingua tedesca dei primi coloni e mantenne per questi abitanti una condizione di indipendenza e libertà. La colonizzazione Walser fu pacifica perché i valsesiani avevano poco da perdere nel concedere a forestieri terre da loro non sfruttate. L'insediamento dei coloni venne favorito anche dalla politica dei signori medioevali che trovavano vantaggiosi quegli insediamenti fissi alla testata delle valli, che permettevano lo sfruttamento di territori ancora spopolati e il controllo dei valichi più elevati, divenuti importanti da un punto di vista strategico e commerciale.

L’integrazione dei coloni con il resto delle popolazioni valsesiane fu assai lenta. Continuarono invece per lungo tempo i contatti con la terra d’origine. Nel 1410 i Walser di Alagna assunsero dagli affittuari di Rocca e Campertogno l’impegno di sfruttare gli alpeggi e versare un canone annuo di affitto insediandosi così su quella terra in modo legale. Dopo questa data il cordone ombelicale che ancora li legava alle terre d’origine andrò progressivamente allentandosi.

La colonizzazione Walser di Alagna ebbe inizio con l’espansione dei Walser che avevano colonizzato Macugnaga, che, varcato il colle del Turlo, occuparono dapprima i ricoveri dei mandriani nella zona di Mud e delle frazioni di Pedemonte e Oubre Rong, e successivamente la zona anticamente chiamata alpe di Alagna, oggi Pedelegno. L’insediamento dell’Alpe d’Otro fu invece opera di coloni provenienti in epoche successive da Gressoney.
Venendo alla storia più recente, verso la fine dell'800 la Regina Margherita di Savoia scelse le Valli del Rosa come luogo di vacanza, nacque così un turismo d'élite. Si costruirono nuovi edifici, nuovi alberghi, ville per le vacanze.
La Belle Époque significò per Alagna uno stile di vita nuovo fatto di nobildonne e governanti, marchesi e cocchieri, carrozze ed alpinisti illustri, la cui presenza modificò profondamente l'economia e il tessuto sociale. Fu il parroco di Alagna, Giovanni Gnifetti, a raggiungere per primo nel 1842 la Signal Kuppe, la vetta più alta del Monte Rosa. Nel 1872 nacque il Corpo Guide di Alagna.

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, il villaggio si spopolò di tutti gli uomini validi, che vennero richiamati al fronte. La comunità conobbe nuove sofferenze e non pochi lutti. La guerra finì e si celebrò la vittoria. La gente, uscita dall'incubo, tornò a divertirsi e viaggiare. Alagna ricominciò ad accogliere i turisti. Ma nel 1940 l'Italia entrò ancora in guerra e per Alagna furono anni bui di lutto e sofferenza. I rastrellamenti, le battaglie, le atrocità e gli atti di eroismo segnarono un epoca; la Capanna Gnifetti divenne un rifugio per i profughi diretti in Svizzera. Con la fine del secondo conflitto mondiale ad Alagna riaprirono gli alberghi, il Cai riparò i rifugi e tornarono i turisti.
Ma nel giro di pochi anni la Valsesia tracollò in fretta, il turismo diminuì progressivamente e più di un albergo chiuse i battenti.

Nel 1965 venne inaugurata la funivia di Punta Indren, che accorciò la via delle vette, permise di sciare anche d'estate e diede avvio alla storia degli impianti di Alagna. Nel frattempo veniva istituito il Parco Naturale Alta Valsesia che portò ad un turismo di tipo nuovo. Negli ultimi anni stati realizzati e rimodernati una serie di impianti moderni che hanno permesso il collegamento con la Valle d’Aosta e il completamento del circuito del Monterosaski.