Gaeta, la bella sul mare
A ridosso del confine campano, Gaeta custodisce due preziosi centri storici, Sant’Erasmo e Porto Salvo, divisi dal promontorio di Monte Orlando, dove il Lazio della natura si conceda con falesie, falchi e orchidee. Terra di antichissime origini: secondo i racconto di Omero, diversi reduci della guerra di Troia attraversarono queste terre, come Enea, che, prima di raggiungere Lavinio, sostò proprio a Gaeta dove perse la nutrice Cajeta. Posta a metà strada fra Roma e Napoli, Gaeta per secoli è stata piazzaforte e porto strategico del Regno di Napoli e dei suoi vari dominatori: normanni, svevi, angioini, durazzeschi, aragonesi, spagnoli, fino ai Borbone e ai Savoia del Regno d’Italia.
Sant’Erasmo e Porto Salvo (detto anche il Borgo) sono i due nuclei distinti che oggi come ieri formano la città, separati dal Parco del Monte Orlando. Un tempo abitato da pescatori e contadini, il Borgo è caratterizzato dalla regolarità d’intreccio delle strade con la centrale via Indipendenza, frutto di un vero e proprio progetto urbanistico che data agli inizi del Settecento. A Sant’Erasmo, invece, la vecchia Gaeta mostra ancora numerosi monumenti sopravvissuti ai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale: a cominciare dal Castello, che domina il promontorio, e dallo spettacolare campanile medievale del Duomo, tra i più belli del Lazio.
Lungo l’arco costiero del golfo, il confine con la vicina e ormai più sviluppata Formia è quasi impercettibile. Sul Monte Orlando, dichiarato Parco Naturale una ventina d’anni fa, il paesaggio al contrario si fa improvvisamente solitario fatta eccezione per il frequentatissimo Santuario della Madonna Spaccata.
Il Parco Regionale di Monte Orlando è esteso appena 58 ettari, ma può vantare una concentrazione di risorse naturali, paesaggistiche e culturali con pochi paragoni in Italia. Intanto le falesie del Monte, sul versante meridionale del promontorio, alte fino a 160 metri, ospitano il Santuario ma anche il nido del falco pellegrino. Lecci e pini ricoprono modesti settori dell’area, per il resto a macchia mediterranea e gariga. Sul tratto di mare adiacente si estende un’Oasi blu WWF, che tutela fondali profondi quaranta metri, dove praterie di posidonia offrono rifugio a saraghi e orate, dentici e spigole.
Oltre ad essere una preziosa città d’arte, Gaeta è oggi anche un apprezzato centro balneare ricco di attrezzature turistiche. La costa è alta e varia e le spiagge, le calette, le piccole baie sono, in ogni stagione, una piacevole sorpresa. Molti gli hotel, i B&B, i campeggi, i residence, gli agriturismi e i ristoranti a disposizione dei turisti. I piatti di pesce sono naturalmente alla base dei menù offerti nei locali della città. Oltre all’estate, sono sempre più i turisti che in primavera e in autunno approfittano del clima favorevole di Gaeta, che qui perdura fino ad ottobre inoltrato.