Vacanze all'isola d'Elba

Elba

L’isola dell’Elba, la più grande isola dell’Arcipelago Toscano (con una superficie pari a 224 kmq), è capace di offrire magnifici paesaggi, bellissime esperienze naturali e, per gli amanti del mare, una varia e bellissima costa rocciosa alternata da spiagge e calette. La variazione dal livello del mare agli oltre mille metri del Monte Capanne rende questa isola toscana unica e affascinante. E’ ricca di sorprese naturali ma anche di storia e cultura popolare, soprattutto nei borghi all’interno e nelle campagne.

Elba deriva dal nome latino Ilva, che significa “ferrosa”. Si trova al centro dell’Arcipelago Toscano con Giglio, Giannutri e Montecristo a sud, e Pianosa, Capraia e Gorgona a nord. Si presenta con una forma vagamente a triangolo equilatero, con uno sviluppo est-ovest di circa 30 chilometri.
Sono due le linee che collegano l’Elba alla costa: Toremar e Mobylines. I traghetti Toremar collegano PiombinoPortoferraio, a Porto Azzurro e a Rio Marina. La Moby collega Piombino a Portoferraio. Da Piombino a Portoferraio impiegano circa un’ora. Esistono anche navi veloci e aliscafi che impiegano 40 minuti. In estate è in servizio il piccolo aeroporto di Marina di Campo con servizio di voli aerei da Milano, Monaco, Berna e Zurigo.

L'isola d'Elba è divisa in tre zone: quella granitica dominata dal Monte Capanne a occidente, la parte centrale movimentata da dolci colline e la parte orientale, con una dorsale che parte a sud con il Monte Calamita e finisce a nord con il Monte Serra.
Oltre a vivere il mare, nuotando nelle sue splendide acque o godendosi il sole sulle spiagge di ciotoli levigati o di sabbia finissima e dorata, tante sono le attività che si possono praticare all’Elba. Percorrere i tantissimi sentieri dell’Elba, sui lungomare, tra le macchie aromatiche della costa, nei boschi di leccio o di castagno, lungo i pendii del Monte Capanne, visitando gli antichi borghi e gli insediamenti etruschi e romani; fare trekking a cavallo, escursioni in mountain bike, noleggiare canoe e kayaks, o piccole barche, fare immersioni guidate.

Le spiagge dell'isola d'Elba:

- Capoliveri
- Marina di Campo
- Cavoli
- Fetovaia
- Seccheto
- Terranera
- Lido di Capoliveri
- Sant' Andrea
- Le Sprizze
- Ripa Barata
- La Cala
- Le Tombe
- Cala della Cotaccia
- Acquarilli
- Punta Bianca
- Il Ginevro
- Remaiolo
- Stagnone
- Cala Mandriola
- Cala dei Frati
- La Pinetina (o Il Salto)

Tra i luoghi da visitare ricordiamo:

- Museo Archeologico della Linguella (Portoferraio);
- Residenza Napoleonica Villa dei Mulini (Portoferraio);
- Residenza Napoleonica Villa San Martino (Loc. San Martino);
- Villa Romana delle Grotte (Portoferraio);
- Museo Archeologico di Marciana (Marciana);
- Museo Arte Contadina (Marciana);
- Acquario dell’Elba (Marina di Campo);
- Museo Agricolo (Porto Azzurro);
- La Piccola Miniera e Museo Minerario Etrusco (Porto Azzurro);
- Forte San Giacomo (Porto Azzurro);
- Museo dei Minerali e dell’Arte Mineraria (Rio Marina);
- Parco Minerario (Rio Marina);
- Museo Archeologico e Minerario (Rio nell’Elba);
- Fortezza San Giacomo (Rio nell’Elba);
- Museo dei Minerali Elbani (Rio nell’Elba);
- Orto Botanico Flora dell’Elba – Eremo di S. Caterina (Rio nell’Elba);
- Museo dei Minerali “Alfeo Ricci” (Capoliveri).

Storia dell’isola d’Elba

I ritrovamenti archeologici testimoniano della presenza umana nelle isole dell'Arcipelago toscano in epoca preistorica. In tempi successivi, circa duemila anni prima della nascita di Cristo, approdarono sulle isole toscane i "rinaldoniani", navigatori e guerrieri provenienti dalla zona di Bolsena, già conoscitori della metallurgia.

Gli Etruschi, giunti in Toscana attorno all'VIII secolo a.C., avviarono lo sfruttamento intensivo delle risorse minerarie dell'Elba e del Giglio. Nel II secolo arrivarono i Romani che diedero un grande impulso allo sfruttamento delle miniere dell'isola d'Elba. Molti sono i segni delle splendide dimore di proprietà dei patrizi romani. Dopo un lungo periodo di declino, coinciso con le incursioni dei barbari in tutta la penisola, l'Arcipelago ricomincia a fiorire quando, attorno al X secolo, ne diventa proprietaria la Repubblica marinara di Pisa determinata a far funzionare le miniere a pieni regimi. Si apre così un periodo di grande prosperità economica. Ma la pace durò poco, e Genova cominciò la sua ascesa entrando immediatamente in conflitto con Pisa per la supremazia sul Mediterraneo.

La battaglia conclusiva vide una disfatta totale dei pisani alla Meloria nel 1284 e per gli isolani, rimasti fedeli fino alla fine ai loro signori e padroni, si aprì una nuova fase di declino che fra il XIV e il XV secolo. L’Elba e l’Arcipelago furono poi di proprietà di svariati casati e signorie che di tanto in tanto decidevano di vendere al migliore offerente, fin quando, nel 1500, una nuova ondata di sangue bagnò le coste delle isole toscane, che per la loro posizione strategica si trovavano sempre al centro dei disegni politici dei grandi sovrani europei.

La pace tornò a regnare sulle isole con l'ascesa al trono di Cosimo I de' Medici che, determinato a sconfiggere i pirati, fece costruire sulle rovine di Ferraia, all'Elba, la fortezza di Cosmopoli. Nel 1600 la contesa tra spagnoli e francesi portò alla costruzione all'Elba dei forti Focardo e San Giacomo, fin quando l'isola venne divisa fra toscani e signori iberici. Durate il settecento l'Arcipelago continuò ad essere al centro delle controversie diplomatiche dei signori europei, altalenando tra signorie francesi, italiane, spagnole ed anche inglesi fin quando nel 1803 l'Elba e alcune delle isole minori divennero definitivamente proprietà della Francia napoleonica.

Dopo la sconfitta di Lipsia Napoleone dovette abdicare e consentire il ritorno della dinastia dei Borboni. Con un'abile manovra diplomatica l'imperatore battuto si fece nominare sovrano incontrastato dell'Elba dove visse un dorato tramonto a partire dal 1814. Napoleone rimise completamente a nuovo l'isola d'Elba costruendo strade e ponti, dighe, ospedali e porti. Fece costruire splendide ville e palazzi, mentre preparava il suo ritorno sulla scena europea che si concluse con la disfatta di Waterloo. Da quel momento le isole dell'Arcipelago Toscano iniziarono ad essere sfruttate come colonie penali, ospitando criminali e perseguitati politici di tutti i regni d'Europa e diventando poi sede di colonie penali del Regno d’Italia. Nel XX secolo le sorti dell’isola d’Elba sono rimaste legate a doppio filo con la nascita e lo sviluppo del poderoso impianto siderurgico di Portoferraio, che per lunghi anni ha appestato l'isola con fumi neri e polveri nefande.